Dopo l’ottimo debutto di Gubbio di inizio novembre, I Secondi d’Italia, evento dedicato alla valorizzazione delle carni e di tutte le produzioni di qualità dell’Alta Umbria, fanno tappa con una anteprima natalizia a Gualdo Tadino e Montone.
Si inizia il 16 dicembre a Gualdo Tadino: dalle 17:30, presso la Taverna di San Donato, incontro dibattito sul tema “Il maiale nella cucina umbra, dalle origini ai giorni nostri”: protagonista l’archeo chef esperto di storia dell’alimentazione Marino Marini, docente di Università dei Sapori; seguirà un aperitivo degustazione a base di prodotti carnei del territorio (gota saltata con salvia e aceto e spiedino di capocollo bardato di barbozzo e patata).
Domenica 17 a Montone l’appuntamento è presso l’Auditorium, dalle 18:30, con il dibattito sul tema “Le carni umbre: la filiera di qualità, dal produttore alle nostre tavole”: interverranno Marino Marini e il consigliere Federcarni Umbria Confcommercio Cesare Lucaccioni, che coordina anche il successivo aperitivo degustazione a base di brasato.
In entrambe le occasioni l’abbinamento delle pietanze con i vini sarà curato dall’Associazione Alta Umbria.
In contemporanea agli eventi 3 ristoranti proporranno un menù dedicato a I Secondi d’Italia: Tipico Osteria dei Sensi a Montone, Hotel Ristorante Cibarium e Ristorante Gigiotto di Gualdo Tadino. Tutti i ristoranti del territorio prestano peraltro attenzione alle produzioni locali e alla loro valorizzazione.
L’anteprima natalizia dei I Secondi d’Italia conclude la fase di debutto di una manifestazione che, nell’intento condiviso dei promotori – i Comuni di Gubbio, Gualdo Tadino e Montone che l’hanno finanziata nell’ambito del progetto Umbria Aperta, Università dei Sapori che ha curato l’organizzazione in collaborazione con Confcommercio Umbria, Confcommercio Gubbio e Gualdo Tadino, Federcarni e Fida Umbria – dal 2024 intende proporre un programma più ricco e articolato, coinvolgere altri soggetti istituzionali, valorizzare le migliori eccellenze agricole della fascia appenninica umbra, ampliare le collaborazioni con le realtà locali, avere una durata maggiore e coinvolgere diversi luoghi della città.
Il tutto con l’obiettivo di valorizzare l’Alta Umbria attraverso i suoi prodotti e le sue professionalità e creare un appuntamento in grado di intercettare un turismo enogastronomico e culturale di qualità.